Buongiorno al casello A22 di Rovereto sud con tanti occhietti piccoli e non solo dei ragazzi. La carovana parte e siamo tanti, tanti davvero, al punto che la piazzola di Bolzano sud, dove ci aspettiamo per ricompattare il gruppo, non basta. Arrivati di buon’ora nella ridente Merano, complice una temperatura gradevole ed un timido sole incoraggiante, abbiamo gradito una passeggiata in centro con sosta in pasticceria dove coach Tilotta ha offerto l’aperitivo per festeggiare la sua 250 cinquantesima presenza in panchina.
Per i genitori la passeggiata è continuata sul lungo Passirio per ammirare le sculture vegetali, mentre le ragazze sono rientrate in palestra per iniziare il riscaldamento di rito. Appuntamento ore 13.00 per inizio match e sulle tribune, mi ripeto, eravamo in tanti, che sembrava di giocare in casa.
1° quarto: il gioco inizia con regime di pari livello, ma questa palestra cosi enorme non aiuta le nostre causando un discreto disorientamento causa la mancanza di riferimenti. Le avversarie manifestano da poco dopo l’inizio più scaltrezza ed aggressività, anche a dir il vero Ape rosa oggi è sottotono, e dopo soli 5 minuti il tabellone concorda e scrive un 17-02. In generale di errori ne fanno anche le altre, ma le nostre non riescono a tirare a canestro.
2° quarto: sprazzo iniziale di buon gioco ma con rapito ritornare alle origini di match … e invece NO !, ancora qualche minuto di buon gioco con una buona dose di sana aggressività, ma la concentrazione non tiene, però volendo una buona partita si potrebbe anche fare. Si segnala “nutrito” tifo dagli spalti.
Pausa lunga negli spogliatoi senza porte che sbattono, ma magari qui avranno le tende !
3° quarto: La pecca di questo periodo è la rimessa da fondo ed è visibile anche ai non esperti. Per il resto copia-incolla 2° quarto, salvo una nota di merito: è vero che mancano di incisività dall’inizio ma il tiepido livello di gioco tiene botta e per scarso che sia non ci sono cedimenti. Si chiude 73-10
4° quarto: La luce negli occhi, anche in quelli più chiari, si sta spegnendo ed il coordinamento personale e di squadra segue a ruota. Ma d’improvviso uno tsunami origina dalle tribune e giunge in campo, e le atlete munite si tavola da surf emotiva lo cavalcano; vediamo quindi dei muniti di buon gioco, peccato siamo alla fine del tempo utile, si chiude 88-20.
La morale del giorno è: gioco sempre tiepido ma mai in crollo vertiginoso, che sia forse utile ad un allenamento della resistenza emotiva.
Ma mica finisce qui ! Attesa delle ragazze fuori dalla palestra (a dire il vero un pochino lunga questa attesa. Qualche report fa mi ero speso in elogi per la rapidità delle ragazze nel prepararsi, incitando le nostre mogli a prendere esempio, ma le ragazze si stanno uniformando alla loro caratteristica base di genere, ovvero “farci aspettare”, ma stanno diventando grandi e tutto torna al loro posto).
Attesa finita e la carovana parte per la birreria Forst di Lagungo, dove quattro tavoloni in legno massiccio ci attendono per festeggiare la trasferta, l’Ape, e le nostre amicizie sempre più salde e piacevoli. Il pranzo-merenda inizia con Lucrezia-menestrello in lettura di ringraziamento dedicato al coach e termina con il birramisù, caratteristico dessert del posto.
Alla prossima.