Relazione morale del biennio sportivo ed elettivo 2014/2016.
“Un saluto rispettoso e affettuoso a tutta l’assemblea, alle autorità presenti e un doveroso ringraziamento alla Cassa Rurale che ci ospita e che è da sempre convinta sostenitrice e autentica trave portante del Progetto Apecheronza. Un saluto e un sentito e affettuoso ringraziamento a tutti gli sponsor che, pur in un momento non facile, ci hanno aiutato a tenere in vita la nostra pazza avventura.
Tralasciando i risultati sportivi che non sono la nostra priorità, anche se importanti per accrescere l’autostima di tutto l’ambiente, mi preme ribadire come il nostro obiettivo era e rimane quello dell’accoglienza. Accoglienza degli atleti, delle famiglie, degli ospiti sportivi e di tutti coloro che a vario titolo abbiamo l’opportunità di incontrare nello svolgimento della nostra attività.
Siamo un’associazione laica e attenta ai valori più sani che devono permeare la vita di ogni comunità. Il rispetto della persona così come delle regole viene prima di ogni altra cosa in Apecheronza e su questo principio abbiamo sempre basato la programmazione delle annate sportive. Le continue testimonianze di affetto e stima che riceviamo ci fanno piacere e ci spingono a continuare sulla strada intrapresa. I numeri crescenti, soprattutto nel minibasket nostro vero obiettivo, sono la conferma del buon lavoro svolto in palestra dai nostri istruttori e, dietro le quinte, da tutti i collaboratori che hanno sposato la nostra filosofia.
Come già affermato in varie occasioni l’Ape è di tutti e ogni genitore dovrebbe sentirsi un po’ coinvolto nelle attività societarie, come in famiglia. Purtroppo le percentuali in questo senso sono ancora molto basse e un po’ dispiace dover constatare l’immotivata paura di proporsi spontaneamente per dare un piccolo aiuto, anche nelle occasioni più comuni come i dopo-partita o le feste. Anche questo sarebbe un modo per creare e accrescere l’empatia e il livello di comunicazione indispensabili nelle dinamiche di gruppo e rafforzerebbe le motivazioni e il senso di appartenenza dei giovani atleti.
Mi avvio a concludere non solo questa breve relazione ma anche la mia esperienza nel Direttivo Apecheronza durata 12 anni. Nel 2001 ho iniziato da genitore di due bambine di 9 e 6 anni, quelle bambine ora sono donne e il loro papà non è più così indispensabile come allora. Nel 2004, invitato e accolto da Fabrizio e Albert, sono entrato a far parte del Direttivo Ape…insieme a Claudio e al mitico minibus: dei tre l’unico superstite sarà proprio “il mezzo” come dice Claudio e tralasciamo altri epiteti cattivelli con i quali è stato nel tempo apostrofato! Anche l’Ape è cresciuta e anche per lei, come per le figlie, sono sicuro di non essere più così indispensabile.
Ringrazio Apecheronza per aver arricchito la vita mia e della mia famiglia di un’esperienza entusiasmante e irripetibile, resa possibile dalle persone ancora qui presenti e da tutte quelle che ho incontrato e conosciuto negli anni. Ringrazio veramente di cuore tutti gli amici che hanno protetto i miei quattro anni da presidente rendendo tutto più facile con il loro eccezionale impegno. Ringrazio Fabrizio, mio predecessore, che è stato un esempio di serietà e passione.
Infine un abbraccio fortissimo e sincero a tutti gli atleti, agli istruttori e al nostro mitico Jacopo, fedelissimo autista e autentico amico e custode dei ragazzi negli innumerevoli viaggi con il pulmino e non solo.
Le persone passano, l’Ape resta e allora FORZA APE!”
Maurizio Grande