Carissimo e orgoglioso popolo Apecheronzico,

è giunto il momento di presentarmi nella veste che, mio malgrado ma di buon grado, ho dovuto indossare dal 30 luglio 2012: quella di PRESIDENTE.

Credo mi conosciate tutti sotto molteplici e non troppo mentite spoglie (papà di Stefi,medico sportivo, dirigente, autore di colorite cronache della squadra femminile senior, autore del testo dell’inno dell’Ape, ecc. ecc.) : insomma sono un gran rompiscatole che ama il contatto con le persone, che non sopporta la solitudine, il buio e l’ipocrisia.

My name is MAURIZIO GRANDE, nato a Pescara (primo presidente centro-meridionale dell’Ape e per di più bianco-azzurro! ), residente ad Avio dal 1996, sposato con Antonella, papà di Elena e Stefania, medico dello sport per professione e innamoratissimo dello sport, soprattutto giovanile. Frequento l’Apecheronza dal 2001 e dal 2004 faccio parte del Direttivo dove ho conosciuto persone alle quali sono ormai legato da profonda e spero inossidabile amicizia.

E’ stato proprio questo il presupposto che mi ha convinto ad accettare l’attuale incarico consapevole che, pur non ritenendomi all’altezza, lo dovevo a chi per molto tempo si è assunto grandi responsabilità ed ora era giusto che ne fosse alleggerito, agli altri compagni di viaggio che saluto e, spero, sapranno aiutarmi a superare i miei limiti anche “tirandomi” le orecchie se necessario. Fabrizio Cristoforetti è stato il mio predecessore per 10 anni(una bella fetta di vita!): lo ringrazio per aver donato all’Ape davvero tutto se stesso con grande passione e competenza. Mi preme citare e ringraziare anche gli altri 4 presidenti che dal 1995 si sono alternati alla “guida” dell’Ape: Sara, Alvise, Davide e il compianto Gigi Caserotti che ogni anno ricordiamo con un torneo ad inizio stagione. Voglio salutare e ringraziare dirigenti, allenatori ed atleti che, nel tempo, hanno contribuito ad arricchire Apecheronza con la loro esperienza ed umanità. Lavorare e costruire qualcosa insieme è possibile solo se si hanno gli stessi ideali e se si è abbastanza umili da mettersi e rimettersi in gioco semper et simpliciter(sempre e con semplicità) lasciando da parte l’orgoglio e la presunzione.

Ormai da qualche anno la vocazione dell’Apecheronza è quella di dedicarsi ai giovanissimi cercando di trasmettere loro l’amore per il basket ma soprattutto la cultura del rispetto e della condivisione. Cercherò in tutti i modi di contribuire a consolidare questi aspetti certo della collaborazione importantissima delle famiglie degli atleti che devono sentirsi parte integrante del nostro progetto.

Dopo un decennio di costante crescita e di esperienze entusiasmanti, impreziosito dalla pubblicazione del libro “Il sogno dell’Apecheronza” scritto da Luisa Pachera, l’anno sportivo da poco concluso è stato contrassegnato da molte difficoltà di varia natura che hanno messo a dura prova la nostra associazione. Come non ci eravamo illusi ai tempi delle vacche grasse così non ci piangiamo addosso ora e, pur tra non pochi ostacoli, cercheremo di riportare l’Apecheronza nel cuore dei ragazzi e delle ragazze di Avio e di tutta la Bassa Vallagarina.

L’Apecheronza è nata nel 1995 come associazione sportiva e culturale e, pur avendo poi prediletto l’ambito sportivo, ha tuttavia conservato dell’aspetto culturale, in particolare grazie all’esimio e quasi insostituibile Direttore Generale nonché cofondatore Alberto Fracchetti, la propensione ad aprirsi ad esperienze di collaborazione e di scambio con altre associazioni, fonte di arricchimento anche a livello umano oltre che tecnico. All’attuale Progetto Wallaby “costruito” con il Basket Femminile Rovereto ed esteso quest’anno anche alla Cestistica Rivana cercheremo di affiancare una collaborazione più stabile e condivisa con Junior Basket Rovereto e San Marco in ambito maschile per dare ai nostri piccoli atleti, dopo il percorso armonioso e sereno del minibasket, la possibilità di cimentarsi in esperienze più prettamente agonistiche.

Di parole ne ho già scritte troppe, adesso è il momento dei fatti e di scendere in campo insieme ai ragazzi, agli allenatori, ai genitori: questo è il mio impegno, questo è l’impegno di tutti coloro che amano l’Ape.

Un saluto finale e particolare lo rivolgo alle Amministrazioni Pubbliche, alla Cassa Rurale della Bassa Vallagarina ed a quanti ci hanno finora aiutato concretamente, sensibili al nostro progetto educativo, nella speranza che vogliano continuare a camminare al nostro fianco.

Maurizio Grande