“Era d’inverno,di sera,a Sabbionara,con la nebbia che bagnava il cappotto e l’aria che tagliava le guance.Portavo mio figlio a provare la pallacanestro,entrambi dubbiosi e con poche speranze.Da lontano abbiamo visto l’ombra di un uomo stagliarsi nella grigia foschia della piazza.Fermo,mani in tasca,berretto sugli occhi,giacca chiusa fin sotto il mento,l’allenatore aspettava i suoi ragazzi battendo i piedi sull’asfalto freddo.Mio figlio lo ha guardato e ha capito.Anch’io ho capito e l’ho lasciato andare a rincorrere una palla che pareva volare.” da “Il sogno dell’Apecheronza”di L.Pachera

Ecco questo era ed è ancora il nostro Albert,con qualche capello bianco in più ma con la stessa identica passione di sempre…nonostante tutto: GRAZIE ALBERTO e grazie alla Federazione di Trento che ne ha riconosciuto la bravura nel tempo!