Dopo la festa di sabato,dopo tutto ciò che è stato detto e fatto per celebrare lo splendido campionato e la vittoria finale dei nostri bravissimi esordienti maschili,ogni ulteriore commento può sembrare superfluo e ripetitivo.Sono stato testimone,non protagonista, si badi,di un impresa davvero titanica, viste le difficoltà che l’hanno accompagnata.
Nelle tre occasioni,compresa la festa finale,vissute integralmente ho capito quanta armonia ci fosse nel gruppo,nessuno escluso,e quanta determinazione e attenzione da parte di tutti nel non trascurare neppure il minimo particolare:negli allenamenti,nell’organizzazione delle trasferte,nelle partite ufficiali e in ogni altra circostanza.Il mio ruolo naturalmente non è quello di un testimone qualunque ma di chi ha il dovere di rappresentare una realtà che,in un contesto come quello attuale difficile e dalle prospettive incerte,fa molta fatica ad emergere,anzi a riemergere dopo i recenti,radiosi trascorsi.E allora ritengo sia stato per me un onore assistere ad un successo così pieno e travolgente,così ricco di valori riaffermati e di piacevolissime novità come quella dei nostri giovani e giovanissimi,tra cui coloro che hanno affiancato gli istruttori in palestra, accettando con umiltà di mettersi in gioco con risultati straordinari.L’onere adesso è quello di non disperdere questo prezioso patrimonio di gioventù e umanità che con dedizione ed entusiasmo hanno colorato un annata sportiva altrimenti destinata ad essere tra le più avvilenti e faticose della storia dell’Ape.E allora 1,2,3 Ape Olè,apri le ali e vola sul parquet!!!