Da qualche settimana Nicolò si è unito alla compagine senior giallo-blu. Per conoscerlo meglio gli abbiamo fatto qualche domanda…
…Ciao Nicolò! Ti va di presentarti al nostro pubblico?
Sono Nicolò Pomarolli, abito a Villa Lagarina, ho 22 anni, ho una grande passione per l’aviazione e per il basket. Da quasi tre anni sono rientrato dagli Stati Uniti dove ho ottenuto le licenze di volo e lavorato poi come pilota. I miei fratelloni maggiori sono i miei mentori, suono la batteria e finalmente sono felicissimo di essere ritornato a giocare a basket!
Cos’è il basket per te?
Beh, sono cresciuto di basket. Lo considero lo sport più bello del mondo. Il mio sogno si contrapponeva tra il diventare un giocatore NBA e il diventare un pilota. Purtroppo le mie capacità cestistiche e la mia statura mi hanno presto fatto abbandonare quel primo sogno…ma ammetto che anche io, come Michael Jordan, mi aggrappavo alle porte nel tentativo di diventare più alto. Purtroppo non ha funzionato.
Raccontaci in breve la tua carriera cestistica.
Ho cominciato da piccolissimo col minibasket per poi passare dalle giovanili del San Marco Basket (Rovereto) ad Aquila Trento, Tezenis Verona, Herndon Hornets e…«last but not least»…APECHERONZA BASKET AVIO (che dal nome si avvicina al tipo di carriera che ho scelto di intraprendere).
In tema di ricordi, qual è stato per te il momento cestistico migliore e quale il peggiore?
Il miglior ricordo lo associo agli anni delle giovanili quando mi era stata data l’opportunità di fare un raduno per la selezione nazionale Under 16 a Cervia. È stata un’esperienza magnifica e una soddisfazione (per me che ero un ragazzino) non indifferente.
Il peggior ricordo sicuramente quando a metà partita, dopo l’intervallo, mi dimenticai che non si attaccava più dallo stesso lato, e con grande decisione mi feci un bell’auto-canestro. Già, mi sarei voluto sotterrare.
Hai già fissato un obiettivo per la stagione 2016/2017?
Sarebbe fantastico riuscire a vincere questo campionato di promozione. Siamo un gruppo a dir poco fenomenale, uniti dentro e fuori la palestra e penso sia la base fondamentale di questa squadra.
Una curiosità: quante persone sbagliano a scrivere il tuo nome?
Tantissime, più di quante possiate immaginare. Sarà che io pronuncio il mio nome con la “C” marcata e questo porta tutti a scrivere Nicolò con due “C”. Inoltre, un’altra grossa difficoltà soprattutto all’estero, è l’accento. Non vi dico i problemi a far sì che i documenti ufficiali fossero scritti col mio nome corretto!
Cosa diresti a chi sogna di giocare a basket?
Direi prima di tutto di divertirsi. E che in fondo qualunque sport si scelga, soprattutto da giovani, rappresenta una grossa opportunità di crescita. Inoltre suggerirei di non appendersi per troppo tempo alle porte poiché non serve a molto.
Un saluto speciale alla famiglia Apecheronza?
Zzzzzono felice e fiero di far parte di questa zzzzzocietà. Zzzzzperiamo di far bene! 1,2,3…Ape olé!
Grazie e vola alto!