E’ già carnevale in casa APE,

un carosello di ombrelli multicolore che proteggono dalla pioggia il raduno delle atlete, sembrano coriandoli colorati sull’asfalto del parcheggio del casello autostradale di Rovereto.

Attesa sotto la pioggia per poi dirigerci in quel di Ravina per la prima fuori casa.

Prima un gioco a tetris tra atlete ed auto per ottimizzare i posti e ridurre i veicoli in movimento; Ape rosa si tinge di verde limitando l’emissione di biossido di carbonio e l’atmosfera ringrazia, noi siamo anche questo !

Finalmente la carovana si muove, la leva del freno a mano, da tanto tempo in posizione di stop, ha quasi faticato a sbloccarsi, ma poi si è abbassata, le pinze dei freni hanno liberato i dischi e si parte !

All’arrivo si scende frettolosamente negli spogliatoi per entrare altrettanto frettolosamente in campo per iniziare il riscaldamento; il clima è felice e molto positivo; si inizia a giocare.

Primo quarto: le avversare sono abituate al gioco duro ed aggressivo pur sempre corretto e rispettoso, si è visto già dal loro riscaldamento.

Il gioco è intenso da subito, azioni a ripetizione che sembrano sparate da una mitragliatrice. Le nostre paladine tengono testa, ma sarà dura per 40 minuti.

Alla prima pausa chiamata dal coach, vantaggio 6-7 per le nostre, con briefing alla panchina per ritoccare l’assetto di gioco.

Oh ragazzi … non sappiamo come finirà, ma ADESSO l’APE FA PAURA e le avversarie che forse non se lo aspettavano sembrano intimorite e spiazzate da un degno rivale.

Ci sono ancora, nel mondo del basket, luoghi comuni duri a morire; per esempio che le ragazze sono meno “fisicamente coraggiose” in campo, ma prepariamoci a smentirli.

La corazzata rosa ha messo in campo artiglieria pesante e se in campo ci fosse stata pure Angelina Jolie in tenuta da Tomb Raider 2, sarebbe stata travolta senza indugio.

Il coordinamento tra le atlete è intuitivo e rapido, al limite della preveggenza; le sinapsi neuroniche che collegano i punti del nostro cervello alla velocità della luce sono state replicate in campo, coach come hai fatto ? Non può essere siano state tutte punte dal ragno radioattivo di Spider Man.

Verso la fine del primo quarto dalla parte delle avversarie molti falli e quindi dalla nostra molti tiri liberi. Finisce con un vantaggio: 19-25.

Secondo quarto: che forza le nostre, tengono botta alla grande, fantastico, e di nuovo si chiude con un vantaggio: 38-41.

Nota di demerito per alcuni elementi del pubblico avversario che con un comportamento di basso livello hanno disturbato i tiri liberi delle nostre atlete: a buon intenditor poche parole.

Terzo quarto: per Ape un inizio da diesel anni 90, ci mette un po’ a scaldarsi, ma poi ricomincia a pungere ed il gioco si chiude con un netto pareggio 55-55.

Ultimo quarto: le avversarie sono in difficoltà ed il tamburo del pubblico avversario non suona più. Comunque andrà a finire, che partita, che squadra: BRAVISSIME.

Ora la squadra c’è, è uscita dalla tana, che progressi in sole 4 partite: COMPLIMENTI RAGAZZE.

Leggera scivolata iniziale, ma solo di pochi punti, poi sempre testa a testa, fino al cedere di un una delle due parti e purtroppo finisce con uno svantaggio: 82-61.

Ma i numeri oggi sono solo dettagli trascurabili, oggi LA MATEMATICA E’ SOLO UNA MODESTA OPINIONE e la vittoria di squadra è APE.

Stasera bagno caldo con sali per le atlete, e Benagol per il pubblico ormai senza più voce. Macché bagno e divano, poi la festa continua, la festa deve continuare, oggi è il giorno della squadra APE under 15 femminile, non c’è storia.
Rapido rientro a casa, doccia veloce, vestite in tiro come corde di violino e subito in pizzeria per festeggiare (care mogli imparate anche voi).

Per chiudere la serata ci si ritrova nel salone laterale della pizzeria Giardino di Ala, per stasera doverosamente riservato Ape. La pizzeria Giardino è uno dei nostri preziosi sponsor, che unitamente a tanti altri, hanno permesso di cogliere l’occasione per distribuire le nuove borse con dei bellissimi copri maglia.

Brindisi, pizza, discorso del dirigente responsabile Alberto Fracchetti …. eh eh – oh oh, discorso dello sponsor per voce di Rahim, discorso del coach Marco Tilotta, ma soprattutto abbiamo visto risate, chiacchiere, atlete felici, tanti sorrisi, tante amicizie sempre più salde: QUESTA SI CHE E’ UNA VERA VITTORIA !
Questa non è stata una semplice partita di basket, questa è stata uno spettacolo; queste non sono solo atlete, queste sono anche attrici protagoniste; in panchina, oltre al coach, vogliamo anche un direttore artistico ! La colonna sonora di questo film è “We are the Campions” e per questa volta i Queen inchineranno il capo e storpieranno il loro storico nome in QUEENS, in onore delle nostre regine rosa.

Il campo da basket dovrebbe essere piano come un tavolo da biliardo, ma oggi se metti a terra la palla al centro, questa rotola velocemente verso il fondo campo. No, non siamo a Montagnaga di Pinè, su quella strada custode di un sorprendente effetto ottico che sembra ingannare le leggi della fisica e la regole della gravità, ma il campo da basket di Ravina, solo per oggi e solo per le nostre atlete, si è trasformato in un piano inclinato verso le stelle.

Ed ora non ci resta, ovviamente con prodotti rigorosamente naturali, d’andar nei boschi e colorare tutte le api di rosa.

 

Sabrina Sarzo, Alice Losi, Giulia Nave, Sara Leonardi, Angela Bazzanella, Veronica Dalbosco 2, Silvia Galli 8,

Chiara Mazzucchi, Noemi Deimichei 43, Lucrezia Colato 5, Giulia Pelanda 3