Ci hanno riempito per anni la testa di baggianate sulle miracolose proprietà salutari e curative di una sana alimentazione e se n’erano pure convinte anche le nostre giovani atlete, che per limitare l’acne, hanno tradito l’hamburger con la “m” gialla (Ich liebe es) per tuffarsi nella pasta al pomodoro con olio extra vergine di oliva; ed invece … AL BANDO LA DIETA MEDITERRANEA !
Oggi abbiamo avuto la dimostrazione che un’alimentazione a base di speck e Loacker
garantisce l’energia e la giusta concentrazione per quattro quarti.

Ma partiamo dall’inizio:
il sole nel cielo, ma anche sul volto e negli occhi delle nostre paladine rosa, che frettolosamente ci superano per entrare in palestra; però non è la fretta di iniziare il riscaldamento ma proprio la necessità di entrare per riscaldarsi, vista l’aria pungente del mattino; eh si, la lunga bolla estiva ci ha purtroppo lasciato, ma gioiamo per lo sterminio di zanzare.
Clima ancor più goliardico e rilassato negli spogliatoi, ma appena il piede supera la linea di campo le atlete indossano la dentiera del conte Dracula e si trasformano in vampiri assetati di sangue; ben inteso che l’anagramma cestistico di sangue (licenza poetica inclusa), è “punti”.
Durante il briefing iniziale in zona panchine tutti i sensi sono rivolti al coach, che impartisce ordini, disposizioni e dispensa raccomandazioni e consigli.
Il livello e la capacità di acquisizione è ai livelli di Jaime Sommers (la donna bionica; chi ha superato gli “enta” capirà).

La potenza di fuoco schierata in campo è di alto livello; inizia il primo quarto e partono i primi spari della nostra corazzata rosa, che colpiscono ed affondano.
Gioco duro e corretto da entrambe le parti, un vero e spettacolare testa a testa, ed è già chiaro che vincerà chi terrà la concentrazione per tutto il match.
Bra-vis-si-me: le nostre atlete ci vanno giù duro … poveri fidanzati.

Secondo quarto, copia-incolla; solo il distacco della avversarie aumenta, ma solo di un pochino (21-28).

Terzo quarto: la protagonista si chiama stanchezza, malgrado i cambi strategici del coach; e sappiamo bene che stanchezza va a braccetto con concentrazione, ma purtroppo in modo inversamente proporzionale ed il divario si accentua.

Quarto quarto: smorfie di disapprovazione sui volti delle nostre atlete, le energie sono al lumicino.
Mentre dall’altro fronte anche le calorie del glucosio marchiato Loacker iniziano a scarseggiare, ma dimenticavamo che c’è anche lo speck, quelli sono depositi lipidici e tengono duro (sarà stato pure affumicato), e le ragazze sudtirolesi non mollano.

Finisce con una netta vittoria per la squadra ospite (24-72), ma se la fiducia non avesse abbandonato il nostro schieramento i danni sarebbero stati molto più contenuti.
L’allenamento alla fiducia è più complesso di quello fisico, è una strada stretta in salita e piena di curve, ma le nostre ragazze hanno grinta e muscoli da vendere, hanno un eccellente coach e tanti genitori al fianco.
Quindi che inizi la scalata: la determinazione non manca, un ottimo capo-cordata nemmeno, ai lati della impervia strada ci sono sempre i genitori pronti a passare acqua ed incoraggiamento. Giustissimo e sacrosanto che, care ragazze, dovete imparare a sbagliare, o meglio sbagliare per imparare, e pure giusto che dovete imparare a rialzarvi da sole, ma se lo volete, solo se lo volete, siamo sempre qui a tendervi la mano per un aiuto.
24-72 … giochiamoceli a lotto, segneranno l’inizio di un grande riscatto.

In particolare nei primi due quarti abbiamo visto: un bel gioco, una bella squadra, sinergia ed energia, abbiamo visto quello che volevamo vedere, e tutto questo solo a pochi match da inizio stagione, MOLTO MOLTO BENE !

Finita l’era delle menzioni individuali; d’ora in poi si parla solo di squadra, amalgamata ed unita come nella collettività Borg di StarTrek, Borg, (per approfondimenti, se richiesto, seguirà uno speciale).

Da segnalare che nella folta compagine sulle tribune erano presenti anche tifosi giusti dall’estero 🙂 pur non avendo giocatrici in campo. Gli spettatori sempre corretti ed effervescenti, salvo qualche tentativo di impartire direttamente consigli alle atlete in campo, ma il coach perdonerà ben sapendo che si tratta di comportamenti dettati dall’inconscio.

Apecheronza vs. As Merano 24-72 (12-14, 9-14, 2-20, 1-24)
Sarzo, Bazzanella, Nave 2, Losi, Coati, Teofanov, Dalbosco, Galli 1, Mazzucchi, Deimichei 17, Colato 2, Pelanda 2
Zampedri 10, Burdon 15, Petrova 2, Moretto 4, Bonatta 4, Travaglia 16, Lanthaler 4, Rondanelli, Conte 17